I rapporti tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi potrebbero presto diventare ancor più spigolosi per 'colpa' di Giulia Bongiorno. La senatrice eletta con la Lega è il nome sempre più accreditato per lo scranno più alto di palazzo Madama, proprio quel posto in cui fino a pochi giorni fa doveva andare il forzista Paolo Romani. Una volta buttato giù il boccone amaro della sconfitta elettorale e quindi la resa all'idea di sostenere Salvini premier, il Cav sperava almeno di ottenere la presidenza di Palazzo Madama per Forza Italia. Sul nome del capogruppo dei senatori azzurri però è piovuto il veto di Luigi Di Maio, che ha imposto come condizione sui presidenti delle Camere l'assenza totale di condanne e procedimenti giudiziari. Leggi anche: Bongiorno asso pigliatutto, cosa farà nel governo di Salvini: il ministero-chiave Le pressioni grilline hanno messo la proposta di Romani in una posizione a dir poco scomoda per Salvini che, secondo un retroscena di Repubblica, avrebbe tirato fuori l'asso nella manica, cioè l'avvocato già presidente della commissione giustizia e impegnatissima nella lotta dei diritti delle donne. Certo nella telefonata del "disgelo" tra Salvini e Berlusconi non sono stati fatti nomi, non sarebbe stato neanche opportuno per entrambi. Il vertice di oggi che coinvolgerà anche Giorgia Meloni però costringerà tutti a mostrare le proprie carte, così da chiarire se davvero i leghisti hanno intenzione di rompere con il resto del centrodestra per salire a palazzo Chigi con i grillini. Salvini giura di no.