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Renzi: "Con il voto sull'Italicum volevano farmi fuori. La Bindi e i lettiani hanno perso"

di simone cerroni domenica 16 marzo 2014

2' di lettura

"In questi giorni non si è discusso di donne e preferenze. Si è cercata un'operazione politica per dire che io non controllavo il Pd. Usando il voto segreto qualcuno ha tentato la rivincita sulle primarie, qualcuno ha cercato di farmi fuori. E non è passato. Ha perso. La legge elettorale va. Ed è solo il primo passo. Noi stiamo cambiando il paese". Così il premier Matteo Renzi commenta l'ok sulla legge elettorale, convinto che per un momento il suo governo ha rischiato di cadere. Il patto con Forza Italia insomma ha retto, anche se con qualche ammaccatura. I mal di pancia del Pd - "Sà cos'è successo in questi giorni a Montecitorio? Non si è votata solo una riforma, si è giocata una partita tra due modelli culturali. E anche se a costo di qualche ammaccatura, abbiamo vinto noi. Volevano dimostrare che sì, mi avevano lasciato il partito. Che sì mi avevano lasciato la presidenza del consiglio, ma che i numeri ce li avevano loro. E invece no". Con quel "loro e noi" si possono cogliere tutte le lotte intestinali del Pd e rendersi conto come la discussione sulla riforma elettorale è stata l'ennesima resa dei conti dentro il partito democratico. "D'altronde - prosegue Renzi - dall'altra parte c'era un altra generazione, c'era la Bindi e c'erano i lettiani". Ecco, dunque, i due mondi: quello culturale e, sopratutto, quello generazionale. Il cuneo fiscale - Dopo l'approvazione della legge elettorale, l'obiettivo ora per Renzi è ridurre il cuneo fiscalee pagare i debiti della Pubblica amministrazione. "Faremo la più impressionante operazione politica mai fatta a sinistra di recuper di potere d'acquisto per chi non ce la fa. La sinistra è dove si comnbatte la povertà non dove sta la Bindi". Poi continua "E basta con questa storia che non ci sono coperture. Abbiamo recuperato 20 miliardi, ma ne utilizzeremo solo dieci". Soldi questi secondo il Premier frutto della spending review, riduzione dei tassi sul debito pubblico, accordo fiscale con la Svizzera, l'Iva sul pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. E infine ribadisce che "il prossimo 27 aprile  i lavoratori si ritroveranno cento euro in più in busta paga. Voglio che un padre di famiglia possa dare 20 euro in più al figlio magari solo per andare a mangiare una pizza. Che una madre possa trovarsinella sua borsa 50 euro in più per fare la spesa". Poi, quasi a staccarsi dalle accuse di essere un premier di destra, in toni decisi conclude con "questa è la sinistra. Questa è la manovra più di sinistra degli ultimi anni: dare a chi ha un reddito basso 1000 euro in più l'anno".  

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