Come i quattro amici al bar della celebre canzone di Gino Paoli anche loro, magari, vorrebbero «cambiare il mondo». Nel frattempo i quattro sottosegretari dell’apocalisse del governo guidato da Matteo Renzi, ovvero Francesca Barracciu, Vito De Filippo, Umberto Del Basso De Caro e Filippo Bubbico, si preoccupano di non dover modificare il proprio status. Perché quando ti ricapita di finire al governo, pur essendo indagati o rinviati a giudizio? Altro che «questione morale» o il nuovo che avanza. Qui siamo al Cencelli degli impresentabili, uno per ogni corrente del Pd, contro i quali va montando la protesta. «Faccio appello al senso di responsabilità sia dei partiti, sia delle forze politiche che delle persone interessate», sostiene il presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi, rilanciando l’opzione delle dimissioni da parte dei sottosegretari indagati. Insomma il «caso» è tutt’altro che chiuso.(...) Continua a leggere l'approfondimento di Enrico Paoli su Libero in edicola oggi mercoledì 5 marzo