La senatrice Adele Gambaro è stata democraticamente espulsa dal M5s. Pur volendo far passare per buono l'evidente paradosso, l'affermazione non regge lo stesso. A votare per l'espulsione, infatti, sono stati solamente gli iscritti al Movimento, o meglio una parte di essi: circa 20mila sui 48mila aventi diritto. La tesi della democraticità, così, già traballa. Elettori M5s contrari all'espulsione - L'ideale sarebbe stato permettere a tutti gli elettori del M5s di esprimersi. Si poteva fare. Swg l'ha fatto. Ha interpellato gli elettori di Beppe Grillo alle scorse politiche. Il risultato ottenuto, però, è 'un tantino' diverso da quello 'ufficiale' che ha sancito l'epurazione della Gambaro: il 51% degli elettori del M5s, cioè, si è detto contrario all'espulsione, il 30% a favore e il restante 19% ha preferito non esprimersi. Lo stesso sondaggio, fatto tra gli attuali elettori di Grillo dà invece un altro responso: il 40% si è detto favorevole all'espulsione, il 27% contrario, mentre il rimanente 33% non si è espresso. Campione alterato - Una possibile spiegazione dello 'scompenso' tra i due risultati è questa: considerato che il sondaggio è fatto su un campione ristretto e visto il tracollo di Grillo nei sondaggi (ha perso quasi 10 punti percentuali da febbraio ad oggi), a dichiararsi ora elettori del M5s sono i rimasti i duri e puri. Gli elettori di Grillo, cioè, sono molti meno, ma rappresentato lo zoccolo duro del M5s, per cui il campione risulta 'alterato' rispetto a quello delle politiche di febbraio. Insomma, espelli di quà e silura di là, sempre di più si allontanano dal M5s. Quelli che rimangono, però, sono fedeli a Grillo. Fino alla prossima espulsione.