Catanzaro, 9 mag. (Adnkronos) - "Di fronte alla conferma di evidenti anomalie nello svolgimento del procedimento elettorale in diversi seggi di Catanzaro, e' bene che le diverse forze politiche si confrontino con la realta' dei fatti e si impegnino a favorire una via d'uscita da una situazione che, oltre a procurare una pesante danno all'immagine della citta', rischia di far partire nel modo peggiore la nuova consiliatura comunale. Noi restiamo convinti che, di fronte alla portata delle contestazioni e delle possibili irregolarita' che hanno caratterizzato il primo turno e rispetto all'assoluta esiguita' del margine con il quale in ogni caso il risultato del candidato Abramo si collocherebbe sopra o sotto il 50%, la via piu' limpida per scegliere il futuro sindaco del capoluogo sarebbe il ballottaggio del 20 e 21 maggio. Un grande momento di democrazia, partecipazione, trasparenza e per dissipare ogni ombra, al quale anzitutto chi ritiene di rappresentare la maggioranza dei cittadini di Catanzaro dovrebbe guardare con favore e fiducia". E' quanto chiede in una nota il commissario regionale del Partito democratico Alfredo D'Attorre. "Se questo atteggiamento non c'e' -prosegue- si abbia almeno il senso istituzionale di favorire la soluzione minima per uscire dalla situazione che si e' determinata". Il commissario democratico afferma che "nell'impossibilita' di proclamare il risultato in presenza di sezioni elettorali in cui non vi e' corrispondenza tra il numero di votanti e il numero di schede trovate nelle urne, si accetti il fatto che almeno in queste sezioni i cittadini possano essere richiamati a votare, fugando il fondato sospetto che in quei seggi il risultato sia stato condizionato da schede elettorali aggiuntive uscite ed entrate dal seggio per controllare la loro espressione di voto". Secondo D'Attorre "dovrebbe essere interesse, anzitutto di chi pensa di rappresentare la maggioranza degli elettori di Catanzaro, che il nuovo Consiglio comunale e il nuovo sindaco si insedino dopo che siano state dissipate le ombre piu' gravi sulla regolarita' del voto. Se davvero si tiene alla reputazione di Catanzaro e si ha fiducia nel libero pronunciamento dei suoi cittadini -conclude- questa soluzione dovrebbe essere auspicata da tutti".