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La lista nera di Berlusconi: ecco chi non vuole con sé

di Giulio Bucchi venerdì 30 novembre 2012

2' di lettura

  Fabrizio Cicchitto, Mara Carfagna, gli ex An. Ogni giorno che passa Silvio Berlusconi aggiunge un nome alla sua personalissima lista nera, l'elenco cioè di chi il Cavaliere non porterà con sé nel movimento/lista che metterà una pietra tombale sul Pdl. Giovedì, forse, l'ex premier lascerà la presidenza del partito che ha fondato nel 2008 e inizierà una nuova avventura. "Bisogna cambiare tutto", ha confermato a La telefonata di Maurizio Belpietro, lunedì mattina. Ecco come, e sopratuttto da chi il Cav vuole ripartire. Rottura con Alfano ed ex An - La parola d'ordine di "Forza Italia 2.0", com'è stato ribattezzato il nuovo corso, è "stupire tutti". Berlusconi vuole con sé nomi e facce nuove, imprenditori, manager, gente che finora non ha mai fatto politica e che non la vuole trasformare in carriera. Ci sarà spazio anche per pochi, scelti fedelissimi. Da prendere nel Pdl, naturalmente. Tra questi al 99% non ci sarà il segretario Angelino Alfano. Tra lui e il Cav è gelo. Il primo vuole tenere in vita il partito a tutti i costi, passando per le primarie. Il secondo le primarie così pensate e organizzate le considera una buffonata e non ha affatto gradito l'avvicinamento del suo delfino Angelino agli ex An. Ecco, Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri sono altre due persone che difficilmente vedremo più accanto all'ex premier. Così come Giorgia Meloni: giovane e gradita agli elettori del Pdl, ma troppo vicina alla storia della destra italiana e grandissima sostenitrice delle primarie. Qualcosa, con Berlusconi, non quadra. Dov'è la Carfagna? - Gli ex An, ha confidato Silvio ai suoi, "sono il vecchio che avanza, vadano dove vogliono". Ma ce n'è anche per un collaboratore della prima ora, l'ex socialista Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera e tra i protagonisti di Forza Italia. Il vecchio Cicchitto, stimato da tanti nel partito per l'esperienza e la cultura, è entrato in contasto con il leader per qualche parola di troppo sulle primarie (difese e sostenute) e su Sandro Bondi (assai critico con Alfano e gli ex An, mentre Cicchitto ha fatto blocco con la nomenklatura). Rischia anche il vicecapogruppo al Senato Gaetano Quagliariello (piace al Cav ma si sta dimostrando troppo filo-Alfano) mentre nella cerchia degli "importabili" per ora non ci sono, un po' a sorpresa, i giovani Franco Frattini e Mara Carfagna. Troppo vicino a Montezemolo il primo, troppo vicina a La Russa e Gasparri la seconda. Restano vicinissimi a Berlusconi la pasionaria Daniela Santanchè, Mariastella Gelmini, Paolo Romani. Di Guido Crosetto, tra i più autonomi e graditi alla base, per ora non c'è traccia.      

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