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Luca Zaia, il sondaggio della Ghisleri: "Coronavirus, il migliore". Ko anche Conte e Mattarella

Giuliano Zulin
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Qual è, secondo l'opinione pubblica, l'uomo politico che ha affrontato meglio l'emergenza Coronavirus? Luca Zaia. Un sondaggio di Euromedia Research, la Ghisleri per intenderci, commissionato dal settimanale Diva e Donna ha incoronato il governatore del Veneto come il politico più affidabile e più efficace secondo il 30,5% degli intervistati. Al secondo posto l'uomo che ha il vizio di insultare chi fa domande scomode: Giuseppe Conte. Il premier si ferma al 28,2%. Terzo, lontanissimo, Sergio Mattarella, con un misero 9% dei consensi.

 

 

 

Libero ha sempre dato ampio spazio alle gesta del Doge, prima di tanti altri giornaloni e tv ora pronti a leccare il leccabile onde mettere Zaia contro il suo segretario Salvini (5,5% nella classifica redatta dalla Ghisleri). La battaglia dei tamponi, la sfida dei test sierologici, le aperture in avanti per concedere un po' di libertà ai propri cittadini... Il successo del governatore però nasce da lontano. Da 25 anni di esperienza da amministratore. Nel 1995 fu assessore provinciale all'Agricoltura a Treviso, poi dal 1998 al 2005 ha ricoperto la carica di presidente della provincia trevigiana. Per tre anni vice di Galan alla Regione Veneto, due anni da ministro della Politiche Agricole nel governo Berlusconi e da dieci anni governatore della sua terra natìa. Vi sembra poco come curriculum? Tanti altri politici hanno a malapena amministrato casa propria, mentre Luca ormai potrebbe insegnare come si governano gli elettori. C'è poi un altro motivo del boom di Zaia: le promesse, poche, sono sempre state mantenute. Da un decennio i contribuenti veneti non versano l'addizionale Irpef locale. Un risparmio di 10 miliardi, che tuttavia non ha impedito alla sanità regionale di rispondere con tempestività all'emergenza Covid. Proprio per i sanitari delle Asl venete è in arrivo un premio, che vale fino a 1200 euro a testa.

Incollati alla tv - Se un signore non ti ha preso in giro, ti fidi. Così, l'appuntamento delle 12.30 - la conferenza del Doge dalla sede della Protezione Civile a Marghera - è diventato un rito: le tv locali trasmettono in diretta, così anche i veneti più distratti hanno capito da chi erano guidati. Zaia ha sempre raccontato le cose come stavano, nel bene e nel male. Serio nei momenti bui, sorridente quando i ricoveri e le terapie intensive hanno iniziato a calare vistosamente. Onesto, pratico e reattivo, tre caratteristiche che parecchi hanno scoperto seguendo i suoi interventi sui social (sempre più seguito), tant' è vero che Zaia spopola al Nord (36,9% Nord Ovest e 58,3 nel suo Nordest), ma convince anche al Centro (22,5), al Sud (12,6) e sulle Isole (15,5). Conte invece va meglio al Centro Sud: Nord Ovest (19%), Nordest (16,2), Centro (29), Sud (43,4), Isole (41,8). In effetti il premier si è presentato in Lombardia due mesi dopo la pandemia, a notte fonda, polemizzando con chiunque cercasse di capire cosa non ha funzionato. Non parliamo poi delle conferenze notturne, dei decreti incomprensibili, dei soldi che non arrivano. Governare l'intera Penisola non è come governare il Veneto, certo. Però l'atteggiamento propositivo di Zaia non è passato inosservato agli italiani. Ora molti ipotizzano un Zaia premier. Chissà, lui intanto punta alla riconferma nel suo Veneto alle Regionali. Vorrebbe votare a luglio, in sicurezza ovviamente, così come gli altri governatori in scadenza. A Roma tuttavia tanti leader pensano di aprire i seggi ad ottobre. Paura di un plebiscito per Luca? Basterebbe fare «meno pasticci», come ha attaccato ieri lo stesso Doge. E lavorare di più.

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