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Francesco Boccia, Luciana Lamorgese e Lorenzo Guerini sconfessano gli assistenti civici: "C'è il rischio di abusi"

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I 60mila assistenti civici proposti da Francesco Boccia per fermare assembramenti e movida hanno scossa ancora di più le acque di questo governo. Le polemiche sulla questione erano partite subito dopo l'uscita di Boccia con i Cinque Stelle e le opposizioni che tuonavano: "I volontari non possono fare le ronde". A far loro eco anche il Viminale che ha ammesso di non sapere nulla dell'idea. Il tutto è iniziato domenica sera quando la Lamorgese ha scoperto dal tg dell'esistenza degli "assistenti civici". E così, sconcertata, ha inviato un sms a Giuseppe Conte. "Presidente - scrive secondo quanto riportato da Repubblica - ho appreso di questa iniziativa dalla tv. Ho il dovere di segnalarti molte criticità che non vanno sottovalutate. Chi vaglia la loro fedina penale? Chi li forma? Chi vigila su eventuali abusi?".

 

 

Ma la Lamorgese non è stata la sola ad aver preso male la proposta: "Il volontariato va benissimo e sarò il primo a sostenerlo, ma le funzioni di controllo rischiano di generare equivoci, una sovrapposizione anche solo psicologica che può confondere i cittadini" ha tuonato anche Lorenzo Guerini, ministro della Difesa. Insomma, sembra che il caso ancora non sia chiuso con un tandem Lamorgese-Guerini pronto a sconfessare il piano di Boccia: troppo pericoloso e, in un momento del genere, il governo non s elo può permettere.

 

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