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Open Arms, Maria Elena Boschi: "Scelta di Salvini e Toninelli". E allora perché processano solo il leghista?

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Si sono astenuti in Giunta per le Immunità, ma hanno votato a favore in Senato per mandare a processo Matteo Salvini. Nonostante questo Maria Elena Boschi si dice "sconcerata" per la reazione del leader della Lega sul caso Open Arms. "Quando si parla di autorizzazioni a procedere noi non ci fermiamo ai tweet: noi leggiamo i documenti, noi studiamo. L'articolo 96 della Costituzione giustifica un ministro solo se c'è un interesse pubblico preminente. Nelle scelte di Salvini e di Toninelli questo interesse pubblico non c'era: c'era solo il desiderio di strumentalizzare la drammatica vicenda dell'immigrazione", ha tuonato la deputata in un'intervista a La Stampa che ha giustificato il dietrofront tipico di Matteo Renzi così: "Garantismo non significa che i processi non si fanno, ma che devono seguire delle regole. Non è garantista chi scappa dai processi, ma chi accerta la verità senza ricorrere agli slogan truci del giustizialismo". Resta il fatto che abbia parlato di "scelte di Salvini e Toninelli", e tanto basta per smascherare la farsa grillina contro Salvini spedito alla sbarra.

Ma tant'è. La Boschi proprio non ci sta: come fa l'ex ministro dell'Interno a parlare "di garantismo dopo aver sempre giocato la carta del populismo più volgare?". Ma il braccio destro di Renzi ne ha una per tutti, anche per il Partito democratico. Tema di discussione? La legge elettorale: "Chi ha cambiato idea sul maggioritario è il Pd: un tempo aveva la vocazione maggioritaria, adesso non più. Se di nuovo hanno cambiato idea e vogliono una legge in cui la sera delle elezioni si sappia chi ha vinto, noi saremo al loro fianco". Un argomento spinoso per Italia Viva che, in caso di soglia di sbarramento al 5 per cento, i renziani non vedrebbero il Parlamento neppure con il binocolo.

 

 

La Boschi non si risparmia neppure con i Cinque Stelle: "Un Governo coi 5 Stelle è oggettivamente complicato. Noi lo abbiamo fatto solo per consentire all'Italia di tornare europeista e impedire che il prossimo capo dello Stato sia un sovranista". Insomma, Italia Viva sta al governo solo per evitare che Salvini governi il Paese.

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