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Immigrazione, il diktat di Totò Martello a Conte: "Non possiamo aspettare, nel 2011 con meno sbarchi fu dichiarato lo stato di emergenza"

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Totò Martello è allo stremo. Il sindaco di Lampedusa si appella direttamente a Giuseppe Conte in attesa di una risposta: "L’hotspot di Lampedusa sta scoppiando, ci sono oltre novecento persone su una capienza di cento ospiti. Mi rivolgo direttamente al premier Conte. Il centro d’accoglienza va svuotato subito, non possiamo aspettare le navi quarantena". Il primo cittadino ribadisce all'Adnkronos che la situazione è molto grave e non si può aspettare un giorno in più. 

 

 

"Non riesco a capire - si chiede poi - per quale motivo, essendoci stati più sbarchi in questo periodo del 2011, quella volta venne dichiarato lo stato di emergenza e ora si fa finta di niente". E ricorda: "In 28 giorni ci sono stati più sbarchi del 2011. Come si fa a dire che non è un'emergenza?". Giusto qualche giorno fa, sul tema, il sindaco aveva attaccato Matteo Salvini, reo a suo dire, di "non ha fermato gli sbarchi". Inutile dire che la risposta del leghista non si è fatta attendere: "I numeri non mentono. Ci è o ci fa?".

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