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Dpcm, Matteo Salvini su Giuseppe Conte: "60 secondi di telefonata alle 21.31", preso in giro prima della diretta tv

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“Non è questo il mio concetto di collaborazione”. Matteo Salvini ha risposto immediatamente a Giuseppe Conte che, a margine della conferenza stampa in cui ha presentato il nuovo Dpcm, ha rivelato di aver informato anche i leader dell’opposizione che stava per firmare le nuove misure per rallentare il contagio da coronavirus. “Dopo mesi che facciamo proposte - ha attaccato il segretario della Lega - su lavoro, scuola, cassa integrazione e sanità e rimaniamo inascoltati, ho ricevuto una telefonata del premier dalla durata di 60 secondi stasera alle 21.31, prima di andare in diretta tivù”. Insomma, a sentire l’ex ministro Conte si è ricordato solo all’ultimo del leader dell’opposizione nonché del primo partito italiano. Eppure ai microfoni davanti a Palazzo Chigi ha annunciato che in settimana si recherà in Parlamento per illustrare le misure intraprese anche al centrodestra: un gesto del tutto inutile, dato che il confronto sarebbe stato necessario prima di firmare il Dpcm. Ma è ormai chiaro che il premier è un uomo solo al comando: stavolta ha parzialmente ignorato anche alcune raccomandazioni più restrittive del Cts, figuriamoci se gli potrà mai interessare cosa hanno da proporre le opposizioni. 

 

 

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