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Mes, Osvaldo Napoli contro Matteo Salvini: "Ricatto a Berlusconi in piena regola, ecco le ragioni della retromarcia"

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Il confronto all’interno di Forza Italia è inevitabile: Silvio Berlusconi dovrà trovare il modo di evitare la rottura, dopo che la piroetta sul Mes ha creato disappunto e sconcerto nelle chat degli azzurri, che non accettano il no al meccanismo europeo di stabilità dopo aver combattuto per mesi a suo favore. Osvaldo Napoli è stato il primo tra i fedelissimi del presidente a far trapelare il malessere all’esterno, sbottando pubblicamente con Licia Renzulli che aveva anticipato il cambio di linea sul Mes del Cav.

 

 

La senatrice parla a nome di Fi o di Matteo Salvini?”, è stata la provocazione di Napoli, che poi in un’intervista a Repubblica l’ha motivata così: “Finora noi avevamo tenuto una linea pro Mes e il fatto che sia uscita lei, subito dopo Salvini, dandogli ragione, l’ho trovato senza senso. Anche perché nel gruppo non avevamo mai discusso del cambio di strategia”. Addirittura per Napoli quanto accaduto è conseguenza di “un ricatto politico in piena regola da parte di Salvini”.

Parole forti, che il forzista ha provato a spiegare in questo modo: “Il leader leghista ha dovuto incassare l’emendamento Vivendì, che ha cercato in tutti i modi di bocciare, poi la vittoria di Berlusconi sullo scostamento di bilancio e ha visto vacillare la sua leadership. Ha reagito così, minacciando di espellerci dalla coalizione”. Infine Orlando non ha nascosto a Repubblica che sul Mes potrebbe verificarsi una spaccatura clamorosa all’interno di Fi: “Ne parleremo in assemblea, ma la sensazione è che due terzi dei nostri gruppi di Camera e Senato voteranno a favore della riforma. Contro Berlusconi? No, in linea col Ppe. E per impedire che Salvini annetta Fi”. 

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