Cerca
Cerca
+

Matteo Renzi, "dopo Conte tocca a Zingaretti". Retroscena, panico nel Pd: si riprende il partito, il nome del terremoto

  • a
  • a
  • a

 Mario Draghi ha il sicuro sostegno del Pd. I Dem nelle ultime ore si sono ricompattati, ma le polemiche delle ultime settimane sulla gestione della crisi del Conte-bis sono ancora calde e rischiano di ricreare fratture all'interno del partito. L’area di Franceschini e quella di Base riformista, stanno già pensando di esporre le loro critiche riferite proprio a questo ultimo periodo: la linea “O Conte o voto” non sembra essergli mai veramente piaciuta a queste due correnti.

 

 

 

 

Se l'incarico di Draghi dovesse fallire sono in molti a prevedere che dentro al Pd scoppierà una guerra interna per poter riaprire i giochi congressuali dove si decide la linea politica di un partito. Ma c'è anche una notizia bomba che riguarda un politico che dal Pd è uscito, ma che, incredibilmente, vorrebbe ritornare. Un deputato dem lo dice senza mezzi termini: “Fallita Italia Viva, ora Renzi proverà a rientrare nel partito utilizzando quelli a lui più vicini: Bonaccini, Nardella, Gori, Marcucci, Orfini. Chiederanno un congresso dicendo che il Pd ha sbagliato ad appoggiare il Conte Ter. Peccato che tutti i passaggi siano stati approvati all’unanimità in Direzione (ne abbiamo fatte ben quattro). Se non erano d’accordo potevano presentare un documento lì, allora… Fra l’altro Conte ha preso la maggioranza assoluta alla Camera, quindi un altro nome non esisteva…"

 

 

 

Una notizia che sconvolgerebbe i piani non solo del Pd, ma dell'intera politica italiana. Ovviamente Renzi non tornerebbe per fare il semplice senatore di Rignano. “C’è chi non ha mai smesso di remare contro l’azione del segretario Zingaretti. Dopo le regionali c’era chi voleva muovere Bonaccini contro Zingaretti per scalzarlo… Peccato, per loro, che anche le regionali le abbiamo vinte”. Potrebbe manovrare per ora, uno dei suoi fedelissimi  rimasti dentro al Pd per farlo arrivare alla segreteria? “Un ex renziano alla guida del Pd mi pare una cosa improbabile, basta andare a vedere cosa pensa la nostra base di Renzi. Quindi se vogliono un congresso lo dicano pure. Le linee sono chiare: chi vuole che Renzi si riprenda il Pd e chi punta a mantenere la nostra autonomia. E vinca il migliore”, spiega l'esponente dem al sito Tpi.

Dai blog