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Matteo Salvini, gli industriali del Nord avvertono: "Dì sì a Mario Draghi o la pagherai". Oggi l'apertura della Lega alle consultazioni

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La Lega di Matteo Salvini, alla fine, ha aperto a un governo con Mario Draghi. Il prezzo da pagare, in caso contrario, sarebbe stato troppo alto. Come diversi retroscena hanno raccontato, infatti, il segretario del Carroccio avrebbe ricevuto un forte pressing da parte dei governatori e degli industriali del Nord. “La Lega sarà obbligata a sostenere un governo Draghi, altrimenti perderà la sua base, che è fatta di piccole e medie imprese, di partite Iva, di gente che sta sul mercato e ha bisogno di un governo serio. Se la Lega vuole affossare l’Italia solo per una questione ideologica o di convenienza politica, la pagherà”: parlava così - poco prima delle consultazioni di questa mattina - un imprenditore veneto, Alberto Baban, ex presidente nazionale della Piccola industria di Confindustria.

 

 

 

“Non ci sono altre soluzioni, ce n’è una sola. Ci è stata offerta e tradire questa opportunità vuol dire andare contro gli interessi del Paese”, ha continuato l’imprenditore in un’intervista al Giorno. Secondo lui, inoltre, il governo che verrà dovrà innanzitutto fare una buona impressione sull’Ue, “visto che le risorse arrivano da lì”. Le aspettative, comunque, sono già molto alte. Lo ha dimostrato anche il modo in cui hanno reagito i mercati finanziari dopo l’incarico all’ex presidente della Bce. 

 

 

 

Come spiegato da Baban, le banche hanno brindato dopo questa svolta nel mondo politico. Ma come mai? “Il fatto che le banche brillino in Borsa deriva dall’aspettativa che si possa agire in difesa del sistema più debole, ovvero di una parte consistente delle nostre Pmi, soprattutto quelle che appartengono ai settori più colpiti dalla crisi, dal turismo alla logistica”. L’imprenditore veneto, quindi, ha spiegato quali sono i suoi auspici: “Ci auguriamo che si reagisca con un sano strabismo alla crisi: da una parte incentivare l'accelerazione delle aziende, dall’altra parte affiancare chi soffre ancora".

 

 

 

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