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Matteo Salvini, la telefonata con Renzi: "Zingaretti chiude alla Lega e vuole ministeri? Non lo posso accettare"

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Nicola Zingaretti ha insistito molto con Mario Draghi per non far entrare Matteo Salvini nel governo. Questo fatto metterebbe troppo in imbarazzo il Pd. Ma lo stesso Zingaretti voleva far il ministro. Non poco. Ma a quel punto, l'ostacolo non è venuto dal premier incaricato, ma dallo stesso Salvini. Il leader del Carroccio ha infatti telefonato a Matteo Renzi e si è sfogato: "Io gli ha confidato al governo ci andrei, pure volentieri. Ma se poi mi dicono che non è proprio il caso, non posso certo accettare che il numero uno del Pd entri e il leader della Lega no. E lo stesso discorso vale pure per Speranza, il leader di Leu è lui, o no?", ha spiegato il leader del Carroccio a quello di Italia Viva.

 

 

 

 

 

Lo stesso Renzi gli ha dato ragione, così Zingaretti ha deciso di fare un passo indietro. Per Draghi resta quindi il dilemma dell'Economia. "Se fossi in lui", confida uno dei leader della maggioranza di governo, "metterei in quel posto uno come Daniele Franco che, visti i rapporti, metta in pratica le volontà di Draghi senza fiatare. Che si tratti dei grandi enti pubblici, o della Rai. Deve evitare di metterci uno che si monti la testa", scrive il Giornale.

 

 

 

 

Dalla Lombardia infine arriva anche la benedizione di Umberto Bossi: "Draghi è una risorsa per il Paese e Salvini non deve aver troppa fretta di andare a Palazzo Chigi". Per Draghi quindi, scrive Augusto Minzolini, gli oneri e gli onori del governare.  A Carlo Sangalli, presidente della Confcommercio, l'ex governatore della Bce ha raccontato il suo impatto con il coronavirus: "Alla vigilia del primo lockdown, quello del marzo scorso, mi ritrovai da solo in un albergo. Ero l'unico cliente a vagare per i saloni e per i corridoi. Un'esperienza allucinante, sembrava il set di The Shining!". 

 

 

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