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Coronavirus, Guido Bertolaso e la svolta sui vaccini in Lombardia: "Strategia di guerra", la rimodulazione della campagna

martedì 23 febbraio 2021

2' di lettura

Scende in campo Guido Bertolaso. In Lombardia, Letizia Moratti ha disposto delle zone arancioni "rafforzate" per Brescia e altre aree, dove la terza ondata del coronavirus, a suon di varianti, sta iniziando a picchiare durissimo. E a stretto giro di posta, ecco le parole di Bertolaso, oggi consulente alla vaccinazione in Lombardia: "Siamo in una guerriglia e i vaccini sono le nostre pallottole: dobbiamo adottare un approccio per aggredire il virus. Siccome questa è una guerra si adotta una strategia di guerra. Andremo a vaccinare i territori più colpiti per fare in modo che i numeri dei ricoveri crollino o si abbassino e per ridurre la trasmissione: l'obiettivo è la riduzione del danno", ha messo nero su bianco in una comunicazione al Consiglio Regionale a Palazzo Pirelli, a Milano.

Bertolaso ha poi specificato che con il nuovo piano "non si riduce nessuna vaccinazione agli over 80, ci si concentra soprattutto su quelle che sono le categorie professionali: questa è tutta una zona di altissimo significato industriale. Rivedremo anche quelle che sono le categorie da vaccinare in primis, fermo restando le priorità". Dunque, le priorità: "Da giovedì inizieremo a vaccinare i territori al confine" delle province di Brescia e Bergamo e poi andremo verso Brescia vaccinando i comuni che risultano avere questo genere di patologie", ha spiegato Bertolaso, smarcandosi così dai piani centrali firmati Domenico Arcuri.

Insomma, in Lombardia un cambio di strategia: la regione decide per una "rimodulazione della strategia vaccinale" come "strumento di contenimento del contagio". Letizia Moratti, assessore al Welfare, ha spiegato che i primi vaccini andranno ai comuni dove ci sono dei focolai, con l'obiettivo di evitare di saturare gli ospedali e le terapie intensive: "Abbiamo deciso una rimodulazione della strategia vaccinale e chiesto al ministero la rimodulazione delle schedule vaccinali per soggetti positivi al Covid19, in modo da prevedere o la somministrazione di una sola dose o il posticipo di sei mesi per la sua somministrazione, ipotesi validata da dati di letteratura e esperienze in corso. Una risposta positiva ci consentirebbe di avere più dosi di vaccino, ora scarse", ha spiegato la Moratti.
 

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