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Sergio Mattarella, retroscena: apprezzamento per i silenzi di Mario Draghi, "niente inciuci con certi direttori"

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Mario Draghi è salito al Quirinale questa mattina - lunedì 8 marzo - in occasione delle celebrazioni del giorno internazionale della donna. Nel pomeriggio manderà un videomessaggio alla conferenza sulla parità. Inoltre il 12 marzo visiterà un centro vaccinale a Roma e, giovedì 18, andrà a Bergamo per la giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus. Iniziative che servono anche un po' a spegnere il dibattito su quanto riguarda la comunicazione e le apparizioni in pubblico dell'inquilino di Palazzo Chigi. Ma nessun stravolgimento, il modus operandi di Draghi è questo e non cambierà di certo ora. Anche perché, questo stile, al Quirinale lo apprezzano e non poco.

 

 

 

Il rapporto tra Sergio Mattarella e Mario Draghi è molto solido. Spesso il Capo dello Stato  ha ascoltato i consigli di Draghi in materia economica e quando dovrà lasciare il Quirinale, si dice, che lo farebbe molto contento se al posto suo arrivasse proprio l'ex governatore della Bce. “Si sono lamentati anche con Mattarella all’inizio. Il silente Mattarella. Poi si sono abituati ad avere un Presidente della Repubblica poco loquace ed ora lo apprezzano. Quelli bravi fanno le inchieste e approfondiscono le cose. Gli sciatti invece soffrono….”.

 

 

 

Questo il commento che arriva da alcune fonti del Quirinale, riportato da Marco Antonellis su Tpi. Si fa riferimento proprio alle polemiche in corso sulla poca loquacità del premier con la stampa e i mass media in generale. "Anche perché molto spesso le critiche al silenzio dei leader sono sinonimo della mancanza di inciuci con i direttori, ai quali sovente piace fare i grandi suggeritori della politica", suggerisce proprio Tpi. Anche se proprio le ultime iniziative annunciate su Draghi vanno proprio nella direzione di una maggiore apertura sul tema comunicazione. Sulla scrivania di Draghi infatti pare ci siano già alcune proposte per un evento nel quale 'parlare alla Nazione'.  La sua portavoce, Paola Ansuini, infatti conferma: "Stiamo studiando un'agenda e presto ci saranno novità su questo punto".

 

 

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