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Roberto Speranza, il duro attacco a Matteo Salvini: "Atteggiamento incomprensibile per raccattare qualche voto da chi soffre"

Roberto Speranza  

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Roberto Speranza va ancora cauto sulle riaperture e attacca nuovamente Matteo Salvini. "Penso che ad aprile convenga tenere ancora la massima prudenza. Ma credo anche che nelle prossime settimane l’incrocio tra l’effetto delle misure delle zone rosse e il contemporaneo significativo aumento delle somministrazione dei vaccini ci metterà nelle condizioni di guardare con ragionata fiducia al futuro. Un futuro a cui stiamo già lavorando", dice in una intervista a La Repubblica il ministro della Salute.

"In realtà abbiamo già invertito la tendenza. Da oggi 30 milioni di persone passeranno dal rosso all’arancione. Un processo inverso rispetto a marzo. A maggio, a seconda dei parametri del contagio e della capacità di vaccinare i fragili - un nuovo fondamentale criterio che abbiamo fissato - ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla". Ma attenzione, insiste, "dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti. Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive".

 

 

Non è quello che chiede Matteo Salvini, che pensa che sia un problema politico. "Io non voglio mai fare polemica con nessuno. Detto questo, tutti sanno che le scelte fatte dal governo sono sempre passate dal Cdm e approvate all’unanimità. Su Salvini dico solo che trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi sta al governo e si comporta come se fosse all’opposizione, con l’obiettivo mal celato di raccattare qualche voto sulle difficoltà vere di tante persone", attacca Speranza. "A quelle persone non dobbiamo vendere illusioni, ma dare risposte concrete: significa sostegni e costruzione di un percorso di graduale riapertura".

 

 

Quanto ai vaccini Speranza indica due novità che segnano una svolta. La prima è il richiamo di Pfizer e Moderna a 42 giorni, non più a 21 e 28. E la possibilità per gli over 60 di presentarsi davanti agli hub vaccinali per farsi immunizzare con AstraZeneca senza prenotazione, con le dosi avanzate della giornata. "Ora la priorità sono le persone sopra gli 80 anni e poi quelli tra 70 e 80. Tra qualche settimana sarà così", chiosa. 

 

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