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Francesco Boccia contro Matteo Salvini: "Se avesse vinto lui sulle aperture sarebbe stata una carneficina"

 Francesco Boccia

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Non è una vittoria di Matteo Salvini. Francesco Boccia non vuole attribuire al leader della Lega il merito di aver spinto il premier a riaprire. "Se Mario Draghi ha fatto questa scelta vuol dire che è evidente che ci sono i numeri per riaprire. Ci fidiamo del premier", dice l'ex ministro del Conte 2 in una intervista a La Stampa. Quindi il fango sul leader della Lega: "Se avesse vinto Salvini ci sarebbero scelte irresponsabili. Salvini ha negato il Covid fino a quando le terapie intensive non sono andate in crisi l'anno scorso. E di questi tempi sempre l'anno scorso si batteva per riaperture che se fossero state fatte quando lo diceva lui sarebbero state una carneficina".

 

 

E ancora, attacca Boccia: "Salvini ha sempre fatto dell'alimentazione della rabbia il suo unico credo quotidiano. Io non sono contro le aperture ma contro chi calpesta la salute e mette la vita dopo le ragioni del business. Vivo anche io le sofferenze di molti operatori economici per cui consiglio a Salvini se davvero vuole aiutarli anziché usare l'illusione e l'alimentazione dei rancori e della rabbia voti con il Pd di spostare la restituzione dei debiti garantiti dallo Stato da sei a 15 anni e di votare con noi, da martedì una mozione che prevede che il debito fatto da imprese, commercianti e autonomi durante l'emergenza Covid vengano coperti dallo Stato".

 

 

Infine, sulla spaccatura tra destra aperturista e sinistra rigorista, Boccia vuole precisare: "Farei una distinzione tra chi non se la sentiva di prendere in giro gli italiani e faceva e fa ogni sforzo per proteggere quante più vite umane possibili e chi, ed era soprattutto Salvini, utilizzava la rabbia per provare ad avere nel sondaggio del lunedì uno 0,2% in più. Un atteggiamento irresponsabile. Così come è irresponsabile la richiesta di dimissioni del ministro Speranza presentata da Fratelli d'Italia. Un partito che gioca una partita perversa con la Lega, un regolamento di conti nel centrodestra sulla pelle degli italiani". Quindi secondo Boccia non c'è "un problema Speranza" ma "un problema Salvini dentro la maggioranza".

 

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