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Matteo Salvini contro Roberto Speranza: asse con Renzi, commissione d'inchiesta sul ministro

Roberto Speranza

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Si fa sempre più acceso il dibattito in parlamento, ormai caratterizzato principalmente dalla scissione tra "aperturisti" e "rigoristi". Urge un nuovo decreto che stabilisca il comportamento del Paese nei prossimi mesi. Nel mirino le tanto agognate riaperture, che dovrebbero avvenire a partire dal 26 aprile. Il "mega governo", non è tuttavia d'accordo su tutto. In primis, la conferma del coprifuoco, in vigore da cinque mesi e che ha da subito sollevato forti critiche. "Va eliminato" ha detto ieri Matteo Salvini, ottenendo come risposta da Palazzo Chigi il solito "non si cambia". Il leader della Lega ha inoltre chiesto a gran voce di anticipare alla metà di maggio la riapertura dei ristoranti anche al chiuso, oggi prevista per l'1 giugno.

 

 

 

In aggiunta, il centrodestra si batte anche riguardo all'ennesimo rinnovo dello stato di emergenza. Quest'ultimo scadrà ufficialmente il 30 aprile, in seguito all'ultima proroga del governo Conte avvenuta lo scorso 31 gennaio. Il Fatto Quotidiano riporta che Draghi sia intenzionato a prorogare lo stato di emergenza fino al 31 luglio, considerate anche le tempistiche della campagna vaccinale che, in Italia proseguono a rilento. "Chi lo dice che bisogna arrivare fino a metà estate" ha detto uno degli esponenti del Carroccio. 

La prima proroga aveva già fatto storcere il naso al centrodestra. "Non c'è alcuna emergenza, stanno creando un danno economico devastante al nostro Paese" aveva detto un lungimirante Matteo Salvini in Senato. All'epoca, Mara Carfagna aveva spiegato che durante un''emergenza come quella attuale "l'esecutivo non ha la forza di governare nel normale confronto democratico", dicendo implicitamente che l'unico modo per gestire la pandemia consiste in un regime autoritario. Si tratta di una "scelta politica e non sanitaria" si era lamentato sempre Matteo Salvini, che ora non vesto però più i panni dell'opposizione. Martedì il governo si confronterà con le Regioni che chiedono di invertire la rotta. "Si poteva aprire di più" ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni leghista Massimiliano Fedriga, aggiungendo che "Il decreto può essere ancora cambiato".

 

 

Continua anche lo scontro politico sul ruolo di Roberto Speranza. Giorgia Meloni chiede da tempo una mozione di sfiducia nei confronti del Ministro della Salute il quale, nelle sue numerose apparizioni televisive, continua a difendere il suo operato da inizio pandemia. "Dure ma giuste" ha definito Speranza le norme anti-Covid da lui orchestrate e sul piano pandemico afferma "fu l'Oms a ritirarlo, non il governo". Salvini però non ci sta e proverà a chiedere insieme a Italia Viva una commissione d'inchiesta parlamentare  sulla gestione della pandemia. "Se vede solo rosso e vuole solo chiudere deve andare via, se fa il suo lavoro può rimanere" ha detto il leader della Lega. Obiettivo: mettere in difficoltà il ministro della Salute, ma attaccare anche l'ex premier Giuseppe Conte (nuova guida del M5S) e il precedente Commissario straordinario Domenico Arcuri. Alla proposta di legge per la commissione d'inchiesta sta lavorando Davide Faraone, capogruppo di ItaliaViva in Senato e avrà l'appoggio di tutto il centrodestra, compresa Fratelli d'Italia. 

 

 

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