Cerca
Logo
Cerca
+

Quarta repubblica, Giorgia Meloni sfida Salvini: "Il governo? Roba seria, ci arrivo senza svendermi"

  • a
  • a
  • a

"Al governo, senza svendersi". Giorgia Meloni, ospite di Nicola Porro a Quarta repubblica su Rete 4, lancia una implicita sfida a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, i leader di Lega e Forza Italia che hanno deciso di traghettare i rispettivi partiti dentro la maggioranza, a braccetto con i giallorossi Pd, M5s e LeU. Posizione ripudiata da Fratelli d'Italia, che ha detto no al "governo di unità nazionale" trincerandosi in una fiera opposizione solitaria in Parlamento. La strategia della Meloni, per ora, pare pagare eccome in termini elettorali, con FdI che nei sondaggi ha ormai sfondato quota 20%. Impensabile, fino a poche settimane fa. L'obiettivo a lungo termine a questo punto può essere Palazzo Chigi: "C’è la consapevolezza di quanto il governo sia una cosa seria e vale la pena arrivarci senza svendere te stesso - mette in chiaro la protagonista della serata -. Se un giorno arriverò al governo voglio tenere fede agli impegni che ho preso".

 

 

 

 


·
Tutto questo, forse non a caso, fa il paio con il botto mediato della Meloni, che in questi giorni ha lanciato anche la sua biografia Io sono Giorgia. “Ogni giorno sento le persone che parlano di me e mi sono resa conto che l’immagine che do di me è molto distante dalla persona che sono. Mi serviva uno strumento che dicesse quella che sono realmente", spiega l'ex ministra del governo Berlusconi IV, in una intervista che spazia dagli aspetti politici a quelli più personali. "Ero una bambina molto chiusa e nel Fronte della gioventù ho trovato una dimensione di seconda famiglia, una comunità che si prendeva cura di te". Ecco, la famiglia: "Io sono cresciuta senza un padre e non sono cresciuta male, ma non posso dire che non mi sia mancato - ammette la Meloni -. Mio padre non c’è mai stato nella mia vita e fino a 30 anni ho fatto finta di niente. Quando è morto non ho provato niente e questo mi ha fatto male". 

 

 

 

 

D'altronde, riflette l'ex An e Pdl, "anche le difficoltà della tua vita possono farti scoprire un talento che non sapevi di avere e molte posizioni che ho nella mia vita sono frutto di esperienze della mia vita". Fratelli d'Italia è cresciuta con lei: "Non abbiamo gli intellettuali organici, abbiamo persone abituate a ragionare con la propria testa. La classe dirigente di FdI è molto forte, sono persone che hanno dovuto cavarsela in situazioni di minorità". 

C'è chi pensa che FdI sia pronta a prendersi la leadership del centrodestra, e anche per questo si ipotizza un partito di centro-destra, la fusione di Lega e Forza Italia, da contrapporre a un partito di destra-destra, FdI appunto. "Non credo che Salvini e Berlusconi vogliano unirsi per escludere, se decidessero di unirsi ne avrei gran rispetto. Le nostre differenze sono un valore aggiunto", fa buon viso Giorgia, che poi rilancia sul tema molto più attuale delle amministrative: "Io voglio vincere a Roma, se vogliono vincere anche gli altri del centro destra sono ottimista" 

 

Dai blog