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Generale Figliuolo e Mario Draghi, la prima pagina violentissima del Fatto quotidiano. "Sono i migliori, sì. Ma a..."

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La battaglia di Marco Travaglio per riabilitare Giuseppe Conte e Domenico Arcuri va avanti imperterrita. Ovviamente, il modo più comodo è sminuire i successori del premier e del commissario straordinario, vale a dire Mario Draghi e il generale Francesco Figliuolo. La nuova linea, su coronavirus e campagna vaccinale, sembra aver portato buoni risultati anche se, va detto, i balletti su AstraZeneca, Johnson & Johnson e seconda dose eterologa hanno mandato in tilt metà italiani. 

 

 

 



E proprio su questo picchia duro il Fatto quotidiano, che dedica una sarcastica prima pagina al premier e al suo braccio destro: "Sì, sono i migliori, A fare dietrofront". La divisa e l'atteggiamento marziale di Figliuolo, alpino sgradito a chi come Michela Murgia quando vede mostrine su una giacca pensa subito a dittature greche, fa molto gioco alla banda Travaglio, così come i retroscena che vorrebbero proprio Figliuolo aver premuto su Draghi per sconfessare le posizioni (balbettanti) del ministro della Salute Roberto Speranza

 

 

 



"Poche idee, ma confuse", contestano a Draghi e Figliuolo sul Fatto. "I migliori cambiano un'altra volta sul vaccino di Oxford e sul richiamo con Pfizer o Moderna". Insomma, "è il governo delle retromarce. AstraZeneca sì e no, mix forse". La verità però, che il Fatto finge di non considerare, è che la confusione è grande soprattutto tra gli esperti.

 

 

 

 

Sia sul tema del vaccino e degli eventuali rischi di un mix tra prima e seconda dose (con tanto di dichiarazioni discordanti in simultanea, nel giro di pochi minuti), sia su quello dell'abolizione delle mascherine all'aperto. Il ministro per Speranza, tanto per cambiare, ha chiesto un parere al Cts. Risultato: le mascherine si toglieranno, certo, ma quando non si sa. E luglio, termine assai generico, val bene giusto un "col bene che ti voglio".

 

 

 

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