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Giorgia Meloni durissima contro Luciana Lamorgese: "Apprezzata solo da Draghi e i punkabbestia di tutta Europa"

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Siamo al Forum Ambrosetti di Cernobbio, dove tra gli ospiti d'onore di oggi, domenica 5 settembre, c'era Giorgia Meloni, la quale si è scagliata contro il reddito di cittadinanza, definendo la legge-bandiera grillina "metadone di Stato". Immagine durissima, ma tremendamente centrata ed efficace.

Ma non solo. La leader di Fratelli d'Italia, particolarmente ispirata, è tornata ad attaccare anche Luciana Lamorgese, il ministro degli Interni che si dimostra sempre più inadeguata nella gestione dell'emergenza immigrazione (e non solo: si pensi al caso del rave di Viterbo).

 

La Meloni, dunque, ha preso la mira ed ha aperto il fuoco: "Oltre a Draghi c'è qualcun altro che pensa Lamorgese lavori benissimo: i punkabbestia di tutta Europa, che non potendo andare in Spagna, in Germania, in Francia, in Grecia, dove sarebbero stati sgomberati chiaramente in cinque minuti, sono venuti in Italia perché pensano anche loro che la Lamorgese lavori benissimo", ha sparato ad alzo zero la sorella d'Italia con evidente riferimento proprio alle vicende di Viterbo.

 

La Meloni ha poi ribadito la sua intenzione di presentare una mozione di sfiducia individuale contro la Lamorgese: "Chiaramente noi da soli non abbiamo i numeri per presentarla, quindi cerchiamo altri che vogliano condividere con noi questo obiettivo", ha aggiunto sorniona strizzando l'occhio alla Lega di Salvini. E ancora, la Meloni ha aggiunto: "Io penso che non si possa dire che la Lamorgese abbia lavorato benissimo, come ha fatto Draghi. E non solo per la vicenda degli sbarchi. Penso che sia stato imperdonabile per il ministro degli interni di un governo che multa con 500 euro i ristoratori che manifestano distanziati contro i provvedimenti del governo, che rincorreva con i droni durante il lockdown chi camminava da solo in spiaggia, aver consentito che ci fossero migliaia di scappati di casa arrivati da tutta Europa in Italia per ballare e drogarsi, con due morti, due stupri e gente che partoriva sul prato, senza che lo Stato italiano si presentasse per vedere che cosa stesse accadendo", ha concluso Giorgia Meloni.

 

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