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Matteo Salvini e il bacio "omo" nella Lega? "Alessandro Zan un guardone", che lezione al Pd

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Prima i gay erano l’emergenza, adesso possono aspettare. E così il Pd batte in ritirata pure sul ddl Zan: il testo contro l’omotransfobia è stato rinviato a dopo le elezioni. Eppure il segretario Enrico Letta aveva giurato: “A settembre si vota”. Invece è tutto fermo e si parla di Zan solo per alcune dichiarazioni rese recentemente dal deputato dem. 

 

 

«Le rivelazioni del deputato del Pd Alessandro Zan, che nel suo libro ha parlato di un "deputato della Lega, incontrato in vacanza a Mykonos, che stava baciando un uomo", denotano l'omofobia, l'arroganza e il razzismo che spesso stanno a sinistra», ha detto ieri il leader della Lega, Matteo Salvini. «Se un mio deputato si bacia con un uomo o con una donna è affare suo. Mi mancava avere i deputati guardoni», ha aggiunto.

 

 

«In vacanza mi faccio gli affari miei e non mi interessa chi bacia chi. Vi dà l'idea della pochezza di certi personaggi che teoricamente si battono contro le discriminazioni e poi in maniera ricattatoria come se fosse un problema dicono di aver visto un leghista che baciava un uomo». In quanto al collega omo, Salvini ha spiegato: «Se si fossero baciati a Rapallo, anziché a Mykonos sarebbe stato meglio perché avrebbero tenuto i soldi in Italia».

 

 

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