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Quirinale, "strategie e contatti segreti": la candidatura mai fatta prima che può ribaltare il quadro

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Sebbene l’elezione del prossimo presidente della Repubblica non sia ancora un tema di primo piano nell’agenda politica e nel dibattito pubblico, le prime strategie e soprattutto i primi contatti “discreti” più che “segreti” vengono portate avanti dalle varie forze politiche. Per ora quello che è certo è che Sergio Mattarella non concederà un bis, succeda quel che succeda. E allora è presumibile che siano i due Matteo, Salvini e Renzi, a voler fare i “kingmaker” per la successione dell’attuale capo di Stato.

 

 

Stando a quanto riportato da Roberto Gressi sul Corsera, il segretario della Lega intende proporre insieme a tutto il centrodestra Silvio Berlusconi: si tratta di una candidatura difficile, dato che mancherebbero circa una quarantina di voti, ma Salvini sembra intenzionato a lavorare a questo piano, fermo restando che non lascerà a prescindere la maggioranza che sostiene Mario Draghi. D’altronde ci è entrato anche per provare a dare le carte nella partita per il Quirinale, quindi sarebbe per lui deleterio chiamarsi fuori.

 

 

Per quanto riguarda Renzi, il suo nome principale è palese: è quello di Pier Ferdinando Casini, ma va cercato un consenso ampio che al momento non sembra esserci. E il Pd come si colloca? Il Corsera guarda ai movimenti di Letta nei suoi primi mesi: due donne capogruppo alla Camera e al Senato, una donna nel cda della Rai e tre donne tra i garanti delle Agorà. “E se, tra i suoi piani alternativi - scrive Gressi - ci fosse anche quello di proporre una donna per il colle più alto? Non potrebbe essere una figura di partito, ma un nome da tenere coperto fino all’ultimo minuto”.

 

 

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