
Mario Draghi, gola profonda da Palazzo Chigi: "Solo se si mette male", il piano estremo sul Green pass

“Per il momento la situazione non è drammatica”, hanno fatto sapere fonti della maggioranza ad Alberto Maggi, che su affaritaliani.it ha tratteggiato la strategia del governo e in particolare di Mario Draghi ora che il Green Pass è diventato obbligatorio per tutti i lavoratori. Qualche protesta sparsa, ma se si escludono i portuali di Trieste e Genova, nel resto d’Italia non si registrano enormi disagi dovute alle proteste contro la certificazione verde.
Video su questo argomento
"L'Italia è l'unico Paese con il pass". Salvini dalla parte dei lavoratori: "Dobbiamo aiutarli"
E forse è anche naturale che sia così, dato che oltre l’80 per cento della popolazione vaccinabile ha ricevuto le due dosi ed è già in possesso da tempo del Green Pass. Soprattutto per ora non è stata registrata alcuna escalation di violenza: anche a Trieste, dove ci sono migliaia di persone impegnate a protestare, la situazione è tutto sommato sotto controllo. Stando alle fonti di Maggi, il premier non intende muoversi di un millimetro: “Tiene la barra dritta senza concedere alcun tipo di cedimento alle proteste e al popolo del No Pass”.
"Venite ad arrestarmi". Delirio degli ex M5s no vax, barricati in Regione: no green pass, caos in Lazio
Nello scenario peggiore, quello in cui le cose potrebbero peggiorare e i disagi aumentare con il passare dei giorni, è già pronto un piano B: “L’unico passo che potrebbe fare il governo - spiegano fonti della maggioranza a Maggi - è quello di calmierare ulteriormente i prezzi dei tamponi per i lavoratori non vaccinati. Ma non se ne parla proprio di ritirare il provvedimento che introduce l’obbligo del Green Pass, qualunque cosa accada”.
Dai blog

Chi sarebbe l'Anticristo della tradizione cristiana? Un identikit nel libro di Armando Savini
