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Covid, finito il CdM: Stato d'emergenza prorogato fino al 31 marzo. Giallo sulle mascherine obbligatorie all'aperto

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Proroga dello Stato d'emergenza fino al 31 marzo. Finito il Consiglio dei ministri, confermate le indiscrezioni delle ultime ore: il governo "congela" l'assetto istituzionale anti-Covid e della struttura commissariale. Si attendono conferme sull'obbligo di mascherine anche all'aperto per il periodo di Natale: alla luce dell'ultimo bollettino non sembravano esserci dubbi, ma fonti di governo fanno sapere che si sarebbe deciso per non imporre l'obbligo. Un segnale distensivo nei confronti degli italiani e una spinta d'ottimismo per lo shopping natalizio nei centri città. Fattore psicologico, ma al tempo stesso economico. Proprio la proroga dello Stato d'emergenza era stato motivato in via ufficiosa con la necessità di di mantenere la guarda alta di fronte dell'aumento dei contagi nel Paese e in tutta Europa.

 

 

 

 

Nel decreto sul tavolo dei ministri, in cui non c'erano misure aggiuntive per frenare la nuova ondata, sono inoltre previsti, all'articolo 6, sei milioni da destinare al ministero della Difesa per allestire, in un sito militare individuato dal commissario Figliuolo, uno stock di vaccini. "Al fine di assicurare il potenziamento delle infrastrutture strategiche per fronteggiare le esigenze connesse all'epidemia da COVID-19 e garantire una capacità per eventuali emergenze sanitarie future - si legge nella bozza - è autorizzata, per l'anno 2022, la spesa di 6 milioni di euro per la realizzazione e l'allestimento, da parte del Ministero della difesa, di una infrastruttura presso un sito militare, individuato dal Commissario di cui all’articolo 122 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, d’intesa con il Ministero della difesa, idoneo a consentire lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali".

 

 

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