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Non è l'Arena, Matteo Salvini: "Berlusconi? Ha il nostro sostegno ma...", l'asso nella manica per il Quirinale

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“È un po’ che non parli”, “ho scelto te apposta”. È iniziato con questo rapido scambio di battute il confronto tra Massimo Giletti e Matteo Salvini, che si sono ritrovati faccia a faccia nello studio di Non è l’Arena. Il segretario della Lega è intervenuto a 360 gradi e ha risposto anche a domande potenzialmente “scomode”, come la perdita di consensi nei sondaggi in favore di Giorgia Meloni da quando il Carroccio è entrato nel governo presieduto da Mario Draghi.

 

 

“L’Italia vale più di mille sacrifici e sondaggi - ha risposto Salvini - come nel dopoguerra è difficile governare però stare fuori ad osservare era sbagliato allora come lo sarebbe oggi. In questi anni si costruisce il futuro dei nostri figli, soprattutto spendendo bene i famosi fondi europei. Ovviamente non è facile stare al governo con chi la pensa diversamente da noi, ma Mattarella aveva detto che c’era bisogno di tutti per sconfiggere il Covid e la crisi economica. Io ringrazio gli italiani perché stanno dando prova di compattezza e responsabilità, siamo tra quelli messi meglio in Europa”.

 

 

Poi il discorso ha ovviamente toccato il tema del Quirinale, con Salvini che ha iniziato a fare le sue mosse, mettendosi in contatto con tutti gli altri capi politici: “L’idea è mettersi d’accordo, se non tutti in tanti, partendo ovviamente da una posizione di centrodestra. Berlusconi divisivo? Ha diritto di candidarsi e spero che arrivi alla maggioranza, il nostro sostegno ce l’ha. Ma se non trova voti è chiaro che bisognerà guardare altrove, io già sto ragionando su uomini e donne”.

 

 

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