La doppia partita
Silvio Berlusconi, indiscreto-Sorgi: fatto fuori dalla corsa al Colle? Dove può arrivare
Silvio Berlusconi a è un bivio. Ne è convinto Marcello Sorgi, che ha condiviso la sua analisi sulle colonne de La Stampa in ottica Quirinale: “Insistere sulla propria candidatura, affrontando il rischio di un insuccesso determinato anche dal sostegno non proprio entusiasta dei suoi alleati, o ripiegare sul ruolo di kingmaker, come gli suggerisce, in nome della sua eterna prudenza, Gianni Letta?”.
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Nel caso in cui dovesse prendere la seconda via, per Sorgi il Cav potrebbe scegliere tra “l’incoronazione di Draghi o il lancio di una candidatura politica per il Colle (Amato o Casini), aperta al confronto con il centrosinistra”. Il ruolo da kingmaker sarebbe certamente più semplice da svolgere rispetto al portare avanti la sua candidatura, ma Berlusconi ha un sogno e vede il Quirinale come l’ultima grande sfida della sua carriera politica. Gli alleati però non sembrano del tutto convinti di appoggiarlo, al di là delle dichiarazioni di facciata.
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“Berlusconi ha bisogno di tempo per valutare bene l'incognita rappresentata dall'ingresso in campo del premier con lo stesso obiettivo, e i dubbi già percepibili tra suoi alleati nel sostenerlo fino in fondo”, ha scritto Sorgi, che poi ha aggiunto: “Salvini è disposto ad appoggiare il Cavaliere, ma fino a un certo punto. Meloni invece pagherebbe qualsiasi prezzo per andare al voto e per questo è più aperta all'ipotesi Draghi”.