l'accusa

Fabio Rampelli a L'aria che tira, "come potevano non sapere?". Covid e caos, il pesantissimo sospetto di Rampelli sul governo

Inutile correre ai ripari. Per Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d'Italia, l'emergenza Covid in cui è ripiombata l'Italia era intuibile e quindi bisognava agire prima. In collegamento con L'Aria Che Tira, il programma di La7 in onda lunedì 27 dicembre, Rampelli spiega a Francesco Magnani che "non si poteva non prevedere" quanto poi accaduto. Questo per il deputato non a causa della variante Omicron, difficile da pronosticare, ma a causa della "recrudescenza invernale". E così, "nel pieno delle vacanze di Natale, tra gennaio e febbraio, ci troviamo a rincorrere le terze dosi che andavano anticipate".

 

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Non solo, pioggia di critiche dall'opposizione al governo: "Non sono stati messi in sicurezza i mezzi pubblici e sulle scuole ogni settimana si cambia idea.Tutto questo non è stato fatto anche se ne parliamo da un anno e mezzo". E al conduttore che gli chiede se il commissario Figliuolo ha lavorato nel migliore dei modi possibili, Rampelli non tarda a replicare: "Nulla da eccepire rispetto al lavoro svolto dalla struttura diretta dal Generale, ma qualche perplessità sorge spontanea guardando la crisi attuale, che era ampiamente prevedibile". 

 

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Di certo a FdI non è piaciuta la decisione di rendere il Green pass di fatto obbligatorio ovunque. "Raggelante - commentava Giorgia Meloni -, è l'ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d'Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile".