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Matteo Salvini, la critica agli alleati: "Se vogliamo seguire altre strade..."

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Una giornata difficile, per Matteo Salvini e per tutto il centrodestra. Soprattutto per quel che riguarda il referendum, il quorum è una chimera: ha votato poco più del 20% degli elettori. Dunque le amministrative, dove il leader della Lega rivendica i risultati migliori del centrodestra rispetto al centrosinistra (si pensi per esempio allo sprofondo giallorosso a Palermo). Di fatto, per il centrodestra l'unica delusione è Parma, con Michele Guerra dato in netto vantaggio su Pietro Vignali, quest'ultimo fortemente voluto soprattutto da Forza Italia.

 

Dunque, tra le primissime frasi pronunciate da Salvini, una stoccata agli alleati: "Alle politiche si vince soltanto se uniti". Quindi il leghista cita il caso di Verona, dove il centrodestra si è spaccato su Flavio Tosi e Federico Sboarina, il primo sostenuto da Forza Italia e il secondo da Lega e FdI. E Salvini sottolinea: "Lo sforzo della Lega di essere collante di questo centrodestra, sacrificandosi in prima persona, è la strada migliore. Se vogliamo seguire altri modelli e altri schemi bisogna fare i conti con gli elettori". Il messaggio, insomma, è chiarissimo. Sia a Giorgia Meloni (accusata più volte di aver sostenuto poco il referendum(, sia a Silvio Berlusconi.

 

Dunque, Salvini cambia il focus della conferenza stampa, mettendo in evidenza quelle che sono le priorità per il futuro prossimo: "Caro-benzina, caro-luce, caro-gas, adeguamento degli stipendi al costo della vita. Non si può riproporre nel 2022 la scala mobile, ma uno strumento per rivalutare stipendi e pensioni è necessario. Non parlo di salario minimo: in Italia i lavoratori con contratti collettivi sono l'85% e quasi tutti i contratti hanno minimi retributivi superiori al salario minimo. Milioni di lavoratori, se fosse introdotta la misura, vedrebbero abbassarsi lo stipendio", sottolinea Salvini. 

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