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Mario Draghi, il messaggio segreto del premier: cosa (non) ha detto davanti a tutti

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Il discorso con cui Mario Draghi in Parlamento ha varato la risoluzione di maggioranza per la guerra in Ucraina non è durato più di 20 minuti. Il premier è stato molto sintetico e ha lasciato intendere la sua ferma posizione atlantista che ha come perno principale l'invio di armi a Kiev. Le ore che hanno preceduto l'intervento del premier sono state concitate. Sino all'ultimo i 5 Stelle hanno cercato di trovare un'impresa per arginare il rischio di una crisi, ma di fatto lo scenario che si è spalancato sotto i piedi di Draghi è stata una scissione dolorosa nella forza politica che ha più parlamentari a sostegno dell'esecutivo.

 

 

Non un dato da poco. I numeri contano parecchio e l'esecutivo Draghi che raccoglie il favore di quasi tutti i partiti tranne Fratelli d'Italia deve iniziare a far di conto per capire qual è l'orizzonte di governo. Inutile negare che dalle parti di Giuseppe Conte c'è una voglia matta di strappo. Una mossa che potrebbe far capitolare il governo e magari innescare un rimpasto. Così come riporta ilGiornale, per capire bene quali saranno le prossime mosse di Draghi bisogna guardare oltre le righe del suo intervento in Aula. Proprio sul finire del suo intervento, Draghi ha pronunciato queste parole che rivelano un monito nascosto per chi ha preferito trasformare il voto di ieri in una battaglia di partito: "Le decisioni che si devono prendere in questi momenti sono profonde e hanno risvolti morali.

 

 

 

Avere il sostegno del Senato è per me molto importante", ha affermato Draghi. Il messaggio cifrato è questo: è più importante la serietà del Parlamento in un momento difficile come questo che la guerra intestina dentro i 5 Stelle. 

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