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Luigi Di Maio: "Chi crea fibrillazioni sparisce o crolla", la frase al veleno

Di Maio e Tabacci

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Luigi Di Maio non le manda a dire e ora regola i conti con Giuseppe Conte dopo i ballottaggi. Non lo nomina mai, ma quanto affermato dal ministro degli Esteri dopo il risultato delle urne lascia intendere che le tensioni con il leader 5s non sono del tutto chiuse. Infatti, commentando i risultati del secondo turno delle amministrative ha affermato: "Anche questi ballottaggi hanno dimostrato che, tra quelli di maggioranza, reggono pochi partiti, cioè quei partiti che stanno continuando a sostenere con convinzione questo governo. Crolla, o in molti casi sparisce, chi invece non fa altro che creare fibrillazioni all’azione del governo".

 

 

E adare un rapido sguardo alle forze che minano la stabilità dell'esecutivo c'è senza dubbio il Movimento Cinque Stelle. Giuseppe Conte ha criticato in tutti i modi le mosse di Draghi in politica estera mettendo anche in discussione l'invio delle armi all'Ucraina. Una presa di posizione quella di Giuseppi che ha portato alla fuoriuscita di Gigino dal Movimento. E ora Di Maio parla di forze che "spariscono", un riferimento neppure tanto velato al disastro dei 5s in queste amministrative.

 

 

Infine il ministro ha aggiunto: "Un segnale chiaro da parte dei cittadini, e lo hanno ribadito sia al primo e che al secondo turno di queste amministrative. Siamo in una fase storica dove le ambiguità, i populismi e i sovranismi devono lasciare spazio alla politica della concretezza. Ai cittadini non bisogna offrire show mediatici, ma soluzioni serie". 

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