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Letizia Moratti, "candidatura e nuovo partito": saltano gli equilibri nel centrodestra

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"Con il centrodestra dobbiamo chiarire". Letizia Moratti sgancia la bomba, sugli alleati, sul Pirellone e sui Palazzi romani. L'ex sindaca di Milano oggi è vicepresidente della Regione Lombardia e secondo i retroscena degli ultimi mesi punterebbe a sostituire il governatore in carica, il leghista Attilio Fontana. Una ambizione che ha creato parecchi attriti tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia e che ora rischia di riverberarsi anche dopo il 25 settembre, giorno delle elezioni politiche. "Bisogna capire un po' di cose - ha ironizzato Fontana in mattinata -. Dove la Moratti eventualmente intenda candidarsi, sui giornali ho letto che intenderebbe candidarsi nel centrodestra, nel centrosinistra ed è intervenuto anche Letta per smentire una candidatura nel centro". Dagospia avanzava addirittura l'ipotesi di una sua candidatura a premier che la Meloni userebbe per rompere l'impasse con Salvini e Berlusconi. La Moratti, ospite de L'aria che tira Estate, clamorosamente non smentisce nessuna di queste voci, anzi rilancia.

 



"Urge un chiarimento". Letizia Moratti, guarda il video a L'aria che tira Estate
 

 

"Io ho dato la mia disponibilità al centrodestra e la riconfermo - spiega in collegamento a La7 a proposito del ruolo di governatore -. Ovviamente mi aspetto e penso che sia giunto il momento, che sia doveroso e anche urgente, avere un chiarimento col centrodestra". Ma il discorso è più ampio: "Si sono rotti gli schemi, non ci sono più steccati ideologici" perché le persone hanno bisogno di "risposte urgenti e concrete". Una posizione molto vicina ai centristi, da Carlo Calenda ai fuoriusciti da Forza Italia, come Mariastella Gelmini, Renato Brunetta, Mara Carfagna. "Mi sono sempre considerata una persona al servizio dei cittadini. L'ho fatto sempre in maniera civica. Da ministro, sono stata scelta come ministro tecnico, da sindaco mi sono candidata con una lista civica. Quindi il mio impegno è civico. Poi in questo momento si sono rotti gli schemi. Credo che a un amministratore locale la gente chieda di essere amministrata bene, di avere risposte rispetto ai problemi". Centrodestra, dunque, ma se il centrosinistra sarà più "bendisposto" nessun problema: "Credo nei programmi, nell'ascolto, nella sintesi, nella decisione. Non si tratta di schieramenti, si tratta di dare risposte". "Sono concentrata sulla mia Regione, aspetto risposte e chiarimenti dal centrodestra - insiste poi Moratti -. Dopodiché mi sentirò libera e indipendente come sono sempre stata di fare autonomamente le mie scelte".

L'ex sindaca sottolinea che valuterà "i programmi" prima di scegliere la sua collocazione politica e considera "molto serio" chi ha già iniziato, in vista delle imminenti elezioni, ha iniziato a delinearli. "Cerco di valutare prima i programmi - afferma rispondendo a una domanda sull'appello del ministro Brunetta "ai liberi e forti" per la costituzione di un'Unione repubblicana -. E rispetto ai programmi poi scelgo e determino le mie scelte. Il centrodestra è sempre stato europeista e atlantista, e in questo centrodestra mi ritrovo. Poi gli schemi si stanno sfaldando, si stanno ricomponendo, si tratterà di vedere come. Ci sono già formazioni politiche che hanno iniziato a delineare il proprio programma chiaro e trasparente. Questo mi sembra molto serio". E a queste, riferivano i rumors lombardi, potrebbe aggiungersi un altro partito: quello a cui starebbero lavorando la Moratti e il suo predecessore a Palazzo Marino Gabriele Albertini

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