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Berlusconi al vertice di centrodestra: un anno e mezzo dopo... panico alla Camera

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E venne il giorno del vertice di centrodestra, iniziato poco dopo le 18 alla Camera. I tre leader riuniti, ufficialmente per parlare del programma ma, sul tavolo, c'è soprattutto il nodo relativo a leadership, candidato premier e candidati nei collegi, terreno di scontro negli ultimi giorni e fonte di tensioni che si sono sviluppate sull'asse Lega-Forza Italia contro i Fratelli d'Italia.

Il primo a palesarsi a Montecitorio è stato Matteo Salvini, che ha raggiunto gli uffici della Lega insieme allo stratega del Carroccio, Roberto Calderoli. Per ultima è arrivata quella che forse è la protagonista più attesa dell'incontro, Giorgia Meloni, la leader di FdI dato da tutti i sondaggi in grande vantaggio.

E, in mezzo, Silvio Berlusconi. Un ritorno importante, pesante, quello del Cavaliere, alle prese con le fuoriuscite da Forza Italia dopo lo strappo col governo e la caduta di Mario Draghi. Un ritorno pesante perché Berlusconi si è rivisto alla Camera per la prima volta dal febbraio 2021, quando si svolsero le consultazioni proprio per la formazione del governo Draghi. Insomma, attimi di "panico" e volti stupiti di grillini e piddini: il Cav è tornato, ancora. Berlusconi è ancora lì. 

Insieme al leader di Forza Italia, al vertice, Antonio Tajani e Licia Ronzulli. Con la Meloni c'era anche Ignazio La Russa. I tre leader, inoltre, si confronteranno con i centristi di Udc (Antonio De Poli e Antonio Saccone), Coraggio Italia (Luigi Brugnaro) e Noi con l’Italia (Maurizio Lupi). Come detto, uno dei nodi è la premiership: la Meloni ribadisce che "sarà premier chi prende un voto in più, come è sempre stato". Più cauti, al contrario, berlusconi e Salvini.

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