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L'aria che tira, Gasparri inchioda Letta e Calenda: "Bevono di prima mattina", beccati così

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Con le elezioni sempre più vicine, la sinistra le tenta tutte. L'ultima? La mano russa dietro la cauta del governo. Proprio così, a L'Aria Che Tira su La7 Enrico Letta e Carlo Calenda hanno puntato il dito contro Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte. Il primo arrivando ad affermare: "Vogliamo sapere se è stato Vladimir Putin che ha fatto cadere il governo di Draghi. Vogliamo sapere se il governo è stato fatto cadere su mandato di una potenza straniera e con cui non possiamo avere buoni rapporti". A fargli eco il collega di Azione Carlo Calenda: "Non è un caso che il governo è caduto per colpa di tre forze filoputiniane, è una destra filo-russa, anti-europea".

 

 

Di fronte al servizio mandato in onda giovedì 28 luglio da Francesco Magnani, Maurizio Gasparri non ha potuto far altro che replicare: "Alla riunione della Coldiretti (luogi in cui erano Letta e Calenda) somministrano vino? Qualcuno ha bevuto di prima mattina mi sembra". A smorzare i toni ci ha pensato il conduttore: "Speriamo che almeno fosse buono". A smentire il retroscena de La Stampa, dal titolo inequivocabile "ombre russe dietro la crisi, così gli uomini di Vladimir Putin s’interessarono alla possibile caduta del governo Draghi", lo stesso Franco Gabrielli.

 

 

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio non ha atteso prima di dire che "le notizie apparse sul quotidiano, circa l'attribuzione all'intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l'Avvocato Capuano e rappresentanti dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir".

 

 

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