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Meloni contro Calenda dopo l'accordo: "Finita la storiella, chi è davvero"

“L’alleanza Pd-Azione fa chiarezza sulle forze in campo alle prossime elezioni”. Così Giorgia Meloni ha commentato il patto stretto in mattinata da Enrico Letta e Carlo Calenda, riuniti attorno all’agenda Draghi e con il chiaro obiettivo di impedire la vittoria a Fdi e al centrodestra. “A misurarsi con noi ci sarà la solita sinistra - ha aggiunto la Meloni - il Pd, la sinistra estrema e Azione, la costola del Pd presieduta dall’europarlamentare eletto nel Pd, Calo Calenda”.

Finisce la storiella di Azione partito moderato - ha chiosato la leader di Fdi - alternativo alla sinistra tutta tasse, assistenzialismo e nemica del ceto produttivo”. Dal Pd non si è fatta attendere la replica, affidata a Dario Franceschini, intercettato dai cronisti mentre usciva da Montecitorio: “Vedo che Giorgia Meloni si è molto innervosita per questo accordo e ha buone ragioni perché ora la partita per vincere si è completamente aperta. Grazie a Letta per il lavoro paziente e intelligente che ha fatto e che sta continuando a fare anche in queste ore per rafforzare il sistema di alleanze attorno al Pd”.

A proposito di Letta, nella conferenza tenuta insieme a Calenda dopo il raggiungimento dell’accordo il segretario dem ha mandato un messaggio alla Meloni: “Abbiamo dimostrato tutti grande senso di responsabilità. L’Italia conta più dei destini dei nostri singoli partiti. Noi riteniamo che non sia immaginabile che dopo un governo Draghi si passi a un governo guidato da Giorgia Meloni”.