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Controcorrente, Meloni: "Perché Draghi ha fatto cadere il governo", il sospetto

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"Io sono sempre stata quella che ha chiesto più di tutti le elezioni". A parlare, ospite di Controcorrente nella puntata in onda mercoledì 3 agosto su Rete 4, Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ricorda la sua opposizione al governo Draghi, ma aggiunge: "Avrei preferito un'uscita ordinata da questa legislatura, perché l'Italia ha una situazione complicata. Basta pensare al fatto che si va alle urne a settembre, dopo le vacanze...". Ma la Meloni non fa in tempo a finire che subito, in studio con Veronica Gentili, precisa: "Io però non sono d'accordo sulla lettura che quando arrivano le elezioni da noi, sembra che tutto si fermi. Il governo sta andando in queste settimane, in questi giorni".

E ancora: "Il governo non va a casa solo perché i partiti hanno alzato l'asticella, anche Draghi ha alzato l'asticella e lo ha fatto perché si rendeva conto che questa maggioranza, mano a mano che si avvicinava il voto, diventava sempre più litigiosa. Era nella genesi del governo". Poco prima la Meloni non aveva risparmiato Carlo Calenda. Il motivo? Secondo il leader di Azione per fare il premier bisogna avere delle competenze.

Immediata la replica: "Io non so in ragione di che cosa Carlo Calenda pensi di poter assegnare patenti di competenza non solo a me, ma a tutti in Italia". Da qui la stoccata finale: "Se poi ci spiega cosa ha fatto lui nella vita, io me lo ricordo ministro dello Sviluppo economico nominato senza aver fatto gavetta politica e senza aver ricevuto il consenso dei cittadini e me ricordo di averlo visto gestire crisi industriali che basta chiedere ai dipendenti di Mercatone uno o Embraco... i lavoratori  di quelle aziende sono stati lasciati in mezzo alla strada".

 

 

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