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Silvio Berlusconi, "come si sceglie il prossimo premier": piedi di piombo

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Un Silvio Berlusconi a tutto campo, quello che parla con Il Messaggero e fa il punto sulla campagna elettorale. In primis, il leader di Forza Italia punta il dito contro la sinistra ed esprime tutta la sua preoccupazione: "Da parte delle sinistre vedo i prodromi di una campagna solo di denigrazione dell'avversario. Non riescono a dire nulla sul loro programma. Forse perché sono in disaccordo su tutto. Da parte nostra invece parliamo di contenuti, del nostro progetto per far ripartire l'Italia. E lo facciamo con un linguaggio sereno e rispettoso", spiega il Cavaliere.

Dunque, quando gli chiedono cosa abbiano in comune lui, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, Berlusconi risponde: "Giorgia, la determinazione e il coraggio, Matteo la capacità di parlare agli italiani e anche quella di saper ascoltare". Insomma, parole al miele sui leader di Fratelli d'Italia e Lega. 

Eppure, un passaggio dell'intervista potrebbe far sorgere qualche dubbio, in particolare alla Meloni. Si parla del nodo della premiership: nel caso in cui il centrodestra vincesse, chi sarà presidente del Consiglio? "Il prossimo premier sarà una proposta che spetta a chi nella coalizione ha preso più voti, naturalmente in accordo con gli alleati. E poi sarà il capo dello Stato a prendere la decisione definitiva", sottolinea Berlusconi. Insomma, parole molto, molto caute.

Per quel che riguarda il programma, il Cavaliere insiste sulla proposta-cardine: "La flat tax al 23% che avevamo messo a punto io e Antonio Martino. I miei governi erano comunque riusciti a mantenere la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 43,6%. Quella della flat tax sarà davvero una riforma fondamentale", conclude Silvio 

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