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Carlo Calenda, tsunami su Azione: chi lo ha tradito in poche ore

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"Chi di spada ferisce, di spada perisce", dice il proverbio. E si sa i proverbi ci azzeccano. Carlo Calenda che ha gonfiato il suo partito Azione con i fuoriuscita daaltre formazioni politiche, in special modo Forza Italia, ora si trova a fare i conti con i suoi transfughi. Come l'ex-presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, che ha restituito la tessera di Azione per protesta: "Mi ero iscritto dicendo di voler lavorare per favorire un ricambio generazionale e quindi coerentemente di non candidarmi in nessuna elezione pensando invece a giovani preparati e disponibili", tuona Rossi che non perdona a Calenda il caos di questi giorni: "Mi sono ritrovato nel pieno dell'ennesima lite infinita dentro e fra i partiti del centrosinistra, con discussioni lontane anni luce dai veri problemi dell'Italia e del Trentino. Un centrosinistra avviluppato su se stesso dove gli avversari sono solo nominalmente le destre e i sovranisti mentre invece sostanzialmente ci si batte fra correnti interne o fra partiti della possibile coalizione. Non mi interessa chi ha più colpa, hanno fatto un pasticcio. Punto". 

 

 

Quanto ai collegi uninominali, Carlo Calenda si troverà a competere per un posto in Parlamento con Nicola Zingaretti che del leader di Azione dice: "Calenda ha tradito in primo luogo i suoi potenziali elettori. Sono giorni che invoca Draghi, dice che è contro Putin, dice che crede nell'Europa e ora avvantaggia la destra che è contro Draghi, filo Putin e spesso anti euro. Io penso sia un modo di fare confuso e inaffidabile".

 

 

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