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Maurizio Landini, imprese nel mirino: "Prendiamo extraprofitti di tutti"

 Maurizio Landini

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Il segretario della Cgil va oltre, come sempre. In tempi di crisi propone ricette per dare ossigeno alle tasche dei lavoratori, ma ora vuole mettere le mani nelle tasche delle aziende private, come ad esempio le aziende farmaceutiche, le banche e tutte quelle imprese che hanno extraprofitti. Finora si è pensato a una redistribuzione degli extraprofitti delle aziende del mondo energetico, ma nessuno si era spinto a pensare a un intervento anche sulle altre aziende. Una mossa che ha il vago saprore comunista, lo Stato entra nel priva e si appropria di ciò che c'è in cassa. 

 

 

"Sono molto preoccupato che a un certo punto la situazione scappi di mano, con il gas razionato, i lavoratori in Cig a metà stipendio e le bollette raddoppiate. Sarebbe la tempesta perfetta, il rischio sociale elevatissimo. Ecco perché serve subito un nuovo intervento per famiglie e imprese da finanziare ridistribuendo tutti gli extraprofitti, non solo quelli delle aziende energetiche, ma ad esempio anche quelli di banche e farmaceutici, mai così alti da 10-12 anni", ha affermato in un’intervista a

 

 

 

Repubblica Landini osservando che "non ci possiamo permettere di aspettare il nuovo esecutivo o le decisioni dell’Europa sul tetto al gas o su come sconnettere il prezzo dell’elettricità dal gas". La ricetta suggerita da Landini va di pari passo con quella sulla patrimoniale che tanto piace al Pd.

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