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Carlo Calenda, sondaggi vietati? Ma lui dà le cifre: un gioco sporco

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"Credo che saremo abbondantemente sopra le due cifre e supereremo anche la Lega": Carlo Calenda lo ha detto in un'intervista al Tg1. Incalzato dalla direttrice Monica Maggioni, che ha ricordato il divieto di parlare di sondaggi e gli ha chiesto di fare una previsione sul Terzo Polo, il leader di Azione si è lanciato in una profezia più che ottimista: "Ricordo sempre che la stessa campagna l'ho fatta a Roma, dove siamo passati dal 5 al 20%".

 

 

 

Parlando del suo programma, poi, ha detto: "Si tratta di un'agenda repubblicana che cerca di riappacificare il Paese davanti a un momento di estrema difficoltà, io spero che i cittadini vogliano chiuderla la stagione prima del governo Draghi". Spazio anche al Movimento 5 Stelle: "Penso che abbia preso in giro gli italiani, c'è un grande trasformismo e soprattutto c'è l'illusione che se tu dai bonus o redditi inventati puoi sanare una situazione che si sana solo col lavoro".

 

 

 

A proposito del reddito di cittadinanza, però, Calenda ha voluto chiarire: "Non sono per l'abolizione totale, chi non può lavorare non può essere lasciato in mezzo a una strada, ma servono 500mila persone che le aziende non trovano. Allora le agenzie private devono essere messe nel mercato del lavoro, proporre un lavoro a questi ragazzi e se loro non lo vogliono perdono il reddito". Infine, ha detto di essere contrario a una eventuale alleanza col centrodestra: "Penso che la destra sia pericolosa perché fatta da persone con poca esperienza. Tra di loro si detestano, è una maggioranza destinata a squagliarsi in un momento delicatissimo".

 

 

 

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