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Berlusconi telefona in diretta a Mentana: "Cosa ho detto nell'audio rubato"

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Silvio Berlusconi ha telefonato a Enrico Mentana per alcune precisazioni sull’audio rubato nel corso della riunione con i deputati di Forza Italia. Il Cav aveva chiesto il massimo riserbo prima di spiegare “la cosa della Russia”, come l’ha definita in relazione al conflitto in Ucraina. Al rientro della pubblicità di La7, il direttore del Tg era ancora a telefono con Berlusconi, che gli ha chiesto di portare fedelmente la sua precisazione.

“Le parole registrate - è la versione del Cav - vanno inquadrate in un contesto più largo di preoccupazione generale per il clima che si è venuto a creare tra Russia, Europa e Occidente, con gli Stati Uniti che hanno disatteso le premesse multilaterali di Trump”. “Resta ovviamente quello che abbiamo ascoltato nell’audio - ha aggiunto Mentana - con Berlusconi che ha espresso una posizione diversa da quella del governo passato di Draghi e futuro di Meloni”.

“Questa spiegazione non deve sembrare un’invenzione improvvisata - ha sottolineato Dario Fabbri - ma si inserisce in una vicenda di chiara consapevolezza. Berlusconi sa perché agli americani non è dispiaciuta la vittoria della Meloni, che è apprezzata perché non è europeista e ha un atteggiamento anti-cinese e anti-tedesco. Tutto questo Berlusconi lo sa e rilancia parlando direttamente agli americani e dicendo che la Cina sta traendo vantaggio da tutto ciò”.

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