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Matteo Salvini, la balla di Repubblica: "Bonaccini lo ha fatto piangere"

Matteo Salvini

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Stefano Bonaccini, "Pizzetto e occhiali a goccia, il politico della porta accanto che fece piangere Salvini", titola La Repubblica. E uno si aspetta di leggere nel pezzo l'episodio che riguarda il candidato alla segreteria del Pd e attuale governatore dell'Emilia Romagna che ha fatto scoppiare in lacrime il leader della Lega. Invece nell'articolo non vi è traccia di nulla del genere. 

 

 

Si legge che Bonaccini, "di solito, per entrare in connessione emotiva con la platea", ripeta la frase: "Ma voi pensate che nei bar parlino di questo?". Frase che serve "a sottolineare la proverbiale distanza tra eletti ed elettori. Ovvero il deserto che tutta la politica si ricorda ogni giorno di dover attraversare, senza quasi mai riuscirci. Un'impresa che Bonaccini almeno una volta portò a termine, mobilitando davvero l'elettorato dell'Emilia-Romagna per sbarrare la strada a Salvini, riconfermandosi presidente della Regione a inizio 2020".

 

 

Forse in questo senso intendeva quel "che fece piangere Salvini". Peccato che Salvini non fosse candidato, lui in persona si intende, in Emilia Romagna. Ma su La Repubblica si scrive: "È dentro quel successo - pronosticato da pochi dopo aver visto la Lega superare per la prima volta il Pd in Emilia alle Europee di sei mesi prima - che nasce la sua candidatura a segretario del partito di oggi. 'Battere la destra' del resto è il titolo del libro che Bonaccini diede alle stampe di lì a poco, cominciando ad assaporare la sensazione di avere le idee più chiare di altri per muoversi nello scacchiere politico nazionale. Un cambio di passo e di prospettiva che Bonaccini aveva iniziato a darsi proprio per far fronte all'avanzata leghista, scegliendo un profilo più popolare e meno burocratico con cui presentarsi nei comizi". 
 

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