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Bruno Vespa, la profezia sulla Meloni: "Perché il governo è blindato"

Bruno Vespa

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Il governo Meloni non ha una opposizione "competitiva" e compatta. Qualcosa che "non è mai accaduto a un governo della Seconda Repubblica", osserva Bruno Vespa nel suo editoriale su Il Giorno. "Tra Letta, Conte e Calenda non esiste alcun programma comune. Peggio, non c'è comunicazione alcuna. Nel Lazio, Azione ha fatto il miracolo di convincere il Pd ad appoggiare un candidato Pd come D'Amato, bravo ma pochissimo amato dalla nomenklatura del partito. In Lombardia niente. E niente soprattutto che metta insieme i tre partiti nell'opposizione parlamentare". Quindi Giorgia Meloni è blindata a Palazzo Chigi. 

 

 

E, prosegue il direttore di Porta a porta, "bravo Calenda a chiedere un incontro al premier (seppure con la caritatevole scusa: 'Va aiutata'). E bravo il premier ad accettare, ignorando la leggera provocazione)". Per quanto riguarda il Movimento 5 stelle "hanno ormai la loro bandiera di legislatura: il reddito di cittadinanza. Un provvedimento", sottolinea Vespa, "che spacca l'Italia come pochi altri: la maggioranza dei cittadini è contraria, la minoranza è un fortissimo monolite. Il reddito di cittadinanza è un modo di concepire la vita: chi può lavorare deve sbattersi per cercare un lavoro o no? Il governo ha 9 mesi di tempo per trovare una soluzione: la sfida è che nessuno stia a casa senza far niente. Formazione dentro e fuori un'azienda, lavori socialmente (davvero) utili e quant' altro. Vedremo".

 

 

E infine ecco il Pd. Che critica la manovra. Ma Vespa si chiede: "è di destra allungare di un mese il congedo parentale all'80 per cento, dare un miliardo e mezzo alle famiglie, pagare con un voucher un cameriere volante o una baby sitter?". E soprattutto il Pd "ha un problema ben più grosso: scegliere un segretario che faccia capire subito con chi vuole allearsi: Conte o Calenda?".

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