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Armi all'Ucraina? Ritirato l'emendamento: ecco cosa cambia

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È stato ritirato l'emendamento al Dl Calabria sulla proroga dell'invio di armi all'Ucraina. Il decreto in questione si occupa della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato e delle misure per il servizio sanitario della Calabria. Ora l'emendamento, che prevedeva la proroga fino al 31 dicembre 2023 dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev e che era stato presentato da Roberto Menia di Fratelli d'Italia e Clotilde Minasi della Lega, è stato accantonato nelle commissioni Difesa e Sanità del Senato. 

A chiedere il ritiro della proposta di modifica era stato il Pd. "Poco c'entra su una questione che non può e non deve essere regolata attraverso un emendamento che nulla ha a che fare con la vicenda ucraina", è stato l'intervento in Aula del capogruppo dem in commissione Difesa Stefano Graziano. A questo punto pare che si andrà verso un decreto ad hoc, un decreto dedicato appositamente al capitolo Ucraina. 

FdI, comunque, ha ribadito la sua posizione. "Per noi ci sono principi che vanno al di là del posizionamento politico. Di fronte a una inammissibile aggressione sappiamo immediatamente da che parte stare. Dobbiamo aiutare concretamente con sanzioni e aiuti. Dobbiamo dare accoglienza, ma non possiamo tirarci indietro sul sostegno militare", ha detto il deputato di FdI Emanuele Loperfido.

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