Tsunami

Giorgia Meloni "insofferente a Palazzo Chigi", voci clamorose

Lo tsunami Giorgia Meloni ha travolto Palazzo Chigi. Non solo politicamente, sebbene quanto accaduto il 25 settembre abbia rappresentato innegabilmente uno spartiacque nella storia della Repubblica italiana. Prima donna premier, primo esponente di un partito di destra, con le sue radici nel Movimento Sociale. Ma intervistata da Repubblica, la leader di Fratelli d'Italia conferma anche l'adozione di una nuova abitudine, senza precedenti. 

 

 

 

Non è più tempo di campanella, "quella che da sempre suona ogni qual volta il capo del governo fa il suo ingresso a Palazzo e ne esce, squillando dunque più volte al giorno". Motivo? Spiegato dalla stessa Meloni: "Un tantino invadente". Non è solo questione di gusti personali. La presidente del Consiglio sta ribaltando completamente il rapporto stesso con il luogo del potere per eccellenza di Roma e d'Italia. C'è chi addirittura, sottolineando le sue frequenti assenze, ha parlato di "insofferenza al luogo".

 

 


"Semplicemente in queste prime settimane sono in corso lavori di ristrutturazione che erano già stati deliberati prima di me e dunque lavoro e ricevo persone nel mio vecchio studio di Montecitorio al gruppo di Fratelli d'Italia, che per altro adoro - conferma la Meloni -. Tra gli interventi di ristrutturazione degli uffici a Chigi è prevista anche la rimozione delle pareti di quella pomposa stoffa gialla già tolta in gran parte del Palazzo. Avremo uffici più sobri che rendono meglio l'idea".