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Regionali Lombardia, Berlusconi lancia l'allerta astensionismo per il centrodestra

Enrico Paoli
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«Mi dicono che su TikTok ho fatto più di 5 milioni di “mi piace”. A questi 5 milioni di italiani dico ricordatevi che io vi devo piacere soprattutto alle prossime elezioni nella cabina elettorale». Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, non stupisce mai. Anche quando maneggia cose apparentemente banali, oltre che virali, riesce a trovare la giusta decifratura politica. Perché dietro a TikTok e like c’è un serio appello al voto: «Mi raccomando, non tradite», sostiene l’ex premier. E il tradimento a cui allude Berlusconi è quello con le elezioni regionali di metà febbraio. Un appuntamento considerato strategico dal centrodestra, essendoci in ballo il Lazio e la Lombardia. Ma se sondaggi e proiezioni danno in vantaggio il centrodestra in entrambe le regioni, a preoccupare i leader della coalizione, e con loro i candidati in campo (Attilio Fontana in Lombardia e Francesco Rocca nel Lazio), è il partito dell’astensione. Analizzando i dati elaborati da Emg per la Rai, la quota degli indecisi e persone che dichiarano che non andranno al voto, al livello nazionale, si aggira attorno al 39,2%. L’ultima rilevazione di Euromedia Research, invece, colloca l’asticella dei non votanti 32,2%, mentre Tecnè stima una percentuale di votanti par al 58,7%, sulla base degli elettori interpellati.

Astensione e incerti sarebbero quindi al 41,3%. Al netto della forbice fra massimo e minimo, è del tutto evidente come il tema dell’astensionismo sia una questione seria, sulla quale gli stessi sondaggisti si applicano con estrema attenzione. «In tanti dicono voterei ‘x’ o voterei ‘y’ ma in larga parte non andranno a votare», dice un esperto di numeri, fotografando perfettamente il nodo da sciogliere: come convincere gli elettori a passare dalle intenzioni ai fatti. «Votare è un dovere, è un diritto, è un privilegio, è avere voce, è scegliere da chi si vuole essere rappresentati, è l’arma pacifica per cambiare le cose, dice Berlusconi in un’intervista a Studio Aperto, su Italia 1, «non votare significa privarsi di tutte queste forme di libertà, compresa quella di lamentarsi quando le cose non vanno». E proprio perché candidati e leader del centrodestra avvertono la necessità di spronare gli elettori, convincendoli ad uscire dalla zona grigia del dubbio, gli uomini indicati dalla coalizione si stanno muovendo sul territorio.

Il presidente della Lombardia ha fatto tappa nel Comasco, dove ha fatto diverse visite, inclusa quella al centro di costruzione dei carri del carnevale Canturino. Francesco Rocca, candidato del centrodestra nel Lazio, partecipando ad una iniziativa a Roma di FdI, ha ribadito di sentire «una grande voglia di cambiamento. Lo percepisco sul territorio e tra la gente che non ne può più. Serve restituire dignità alle nostre cittadine e cittadini». Quanto al programma di Forza Italia per la Lombardia, Berlusconi lo immagina «come un tridente d’attacco: ai cittadini lombardi garantiremo più sanità, più lavoro, più mobilità». «Il sistema sanitario lombardo è il più efficiente del Paese», sottolinea l’ex premier, «ma dobbiamo migliorarlo e colmare alcune lacune. Potenziando e rendendo i pronto soccorso più efficienti, riducendo al massimo le liste d’attesa per visite specialistiche ed operazioni, e garantire con incentivi economici il lavoro degli infermieri, come già avviene per i medici». Quanto al lavoro occorre insistere sul progetto «formare per assumere», «l’impresa assume un dipendente e la Regione paga la sua formazione». 

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