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Silvio Berlusconi, "che Dio ci protegga". La più cupa profezia

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In Occidente non ci sono "leader intelligenti". Parola di Silvio Berlusconi, che intervistato dal Tg5 non va certo per il sottile. "L’Europa, con i fondi del Pnrr ottenuti grazie al mio personale impegno al Partito Popolare Europeo, sta finanziando l’uscita dell’Italia dalla crisi, pertanto non dobbiamo dimenticare che c’è bisogno di un’Europa unita sulle cose importanti - sottolinea il leader di Forza Italia -. Serve una politica estera e di difesa comune, di fronte ai pericoli del mondo globalizzato che vengono dalla Cina comunista che vuole espandersi sul piano economico, politico e militare. Che Dio ci protegga, visto che la nostra Europa e l’occidente purtroppo non dispongono davvero di leader capaci, intelligenti e responsabili".

 

 



"Crediamo nell’Europa - sottolinea ancora l'ex premier -, proprio per questo vorremmo si evitassero alcuni grandi errori che danno argomenti ai nemici dell’integrazione europea. Autorizzare l’Irlanda a etichettare il vino come se fosse una sostanza pericolosa per la salute e la vita è sbagliato dal punto di vista scientifico e in contrasto con i principi del mercato unico e gli interessi di molti stati europei a partire dalla nostra Italia. E poi, la direttiva sulla riqualificazione energetica degli edifici, con tempi e costi irragionevoli, da noi determinerebbe - ha concluso sottolineando il valore di "patrimoniale occulta" - il crollo del valore degli immobili come affermano Confedilizia e l’associazione costruttori. Ci batteremo in tutte le sedi". 


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Sul piano della più stretta politica interna, "Forza Italia è il partito cardine di questa maggioranza - puntualizza il senatore -, nessuno può mettere in dubbio la nostra lealtà nei confronti del governo Meloni".

 

 

 

"Quando le decisioni vengono assunte collegialmente - conclude ancora il leader azzurro -, è responsabilità di tutti sostenerle con lealtà reciproca, com’è accaduto con la mancata proroga del tagli delle accise. Al momento, la priorità è stata quella di intervenire contro il caro bollette. Naturalmente, qualora il prezzo dei carburanti dovesse salire in modo preoccupante, siamo pronti a rivedere queste scelte e a intervenire ancora".

 

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