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Dritto e Rovescio, Berlusconi: "Messina Denaro? Noi, non la sinistra giustizialista"

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Silvio Berlusconi ha concesso un’intervista a Paolo Del Debbio che verrà trasmessa a Dritto e Rovescio, su Rete4. Dalle anticipazioni risulta che il Cav ha fatto un lungo discorso sulla mafia e sulla giustizia. A partire dall’arresto di Matteo Messina Denaro, per il quale il leader di Forza Italia si è detto “sollevato, come quando si è terminato un lavoro. Quando ero presidente del Consiglio i miei governi avevano arrestato quasi 7000 mafiosi e anche 29 dei 30 più pericolosi latitanti”. 

“Ne era rimasto in libertà solo uno - ha aggiunto Berlusconi - e il suo nome era Messina Denaro. Oggi un altro governo, ancora di centrodestra, ha completato l’opera. A lottare seriamente contro la mafia siamo noi. Non è la sinistra giustizialista, quella che usa l'antimafia come strumento di lotta politica, quello che aveva isolato e attaccato Giovanni Falcone da vivo per poi adottarlo e santificarlo da morto”. Il Cav ha poi affrontato il tema delle intercettazioni: “Sono necessarie, indispensabili per le indagini di mafia e di terrorismo. In questi casi nessuno le vuole proibire e neppure noi”. 

“Però - ha sottolineato Berlusconi - non si può nemmeno pensare di trattare tutti gli italiani come se fossero sospetti mafiosi o terroristi. Da garantista questo mi fa orrore. Si deve combattere la mafia e la criminalità senza violare la libertà di cittadini e innocenti. Altrimenti si va verso un modello come quello cinese in cui tecnologie più avanzate sono usate per reprimere minoranze religiose e oppositori”.

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